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Da industria 4.0 a industria 4.Vero

Da industria 4.0 a industria 4.Vero

Da dove iniziare per automatizzare la tua azienda

Spesso, quando parliamo di industria 4.0, sembra di affrontare un tema astratto, qualcosa che sta bene sui libri o su cui organizzare convegni, ma che è distante anni luce dalla vita concreta di un’azienda. 

Anche durante il summit “Industria 4.Vero” a cui hanno partecipato circa 1200 imprenditori, abbiamo discusso con molti di loro proprio di questo: “Da dove inizio concretamente?”. In effetti non mancano i casi studio, le aziende che hanno avuto successo grazie all’automazione, alla tecnologia, ma sembrano realtà troppo distanti dalla nostra.  

Quello di cui ci ha parlato Alberto Nalin, proprio durante il nostro summit però è un’altra realtà. Quella in cui ogni azienda, di qualsiasi tipo, dimensione e settore, può iniziare a fare industria 4.0. Come? Seguendo un processo per passare dalla teoria alla pratica. Da industria 4.0 a industria 4.Vero. 

4 step per diventare un’industria 4.0

Una volta stabilite queste premesse, vediamo com’è strutturato il nostro framework per iniziare a mettere in pratica il cambiamento. 

Le macro fasi sono quattro e sono state direttamente testate sulla nostra pelle, dopo anni di lavoro al fianco delle aziende per supportarle nella digital tranformation.  

  1. Partiamo dal brainstorming

Come per ogni innovazione, servono idee e serve capire come applicare le tecnologie dell’industria 4.0. Chi ha seguito il summit, o è appassionato di queste tematiche sa che le tecnologie sono molte, sono avanzate, e spaziano davvero moltissimo. Inoltre, se applicate strategicamente, possono portare a molti vantaggi sia economici che organizzativi e influire sulla qualità del prodotto o del servizio offerto. 

Quindi, trovare idee e farlo senza porsi alcun limite, immaginando anche risultati assurdi, e buttarle sul piatto è il primo step di queste quattro fasi perché spesso è proprio dalle idee più assurde che nascono poi innovazioni geniali. 

  1. Facciamo ordine tra le idee

Dopo la prima fase di sogno ad occhi aperti, arriva il momento di mettere un po’ di ordine e fissare le priorità. Ma in base a cosa valutiamo se un’idea è da scartare o meno? Noi seguiamo due criteri:

  • Il valore
  • La complessità 

Per prima cosa valutiamo il valore dell’idea per l’azienda e per il cliente. L’obiettivo di fare industria 4.0 è quello di aumentare il valore di ciò che stiamo facendo. Ora però serve quantificare se effettivamente questo avviene e in che misura.

Dobbiamo chiederci quindi: “quanto vale per l’azienda questo?” “Quanto, questa nuova tecnologia, può avere valore per il mio cliente?”.

Inseriamo in una tabella tutte le idee in base a questa valutazione. 

Poi passiamo alla seconda domanda da porci cioè: “Quanto è complesso sviluppare e mettere in atto questa soluzione?”. Spesso è utile confrontarsi direttamente con i tecnici per capire la complessità e il rischio di trovarsi di fronte ad infinite problematiche. 

Infine, quanto questa soluzione andrà a modificare i miei processi e la mia realtà aziendale? Ad esempio, devo cambiare macchinari, processi, persone, location, spazi, tutto quello che può avere un impatto va considerato.

A questo punto ci ritroveremo con idee ad alto valore e ad alta complessità, soluzioni semplici, ma anche a scarso valore, e soluzioni invece con un valore elevato, ma poco complesse. A questo punto passiamo allo step successivo.

  1. Fissiamo le priorità

Le priorità nascono quasi in modo naturale. Questo è il bello di questo framework: mettiamo insieme le due matrici e colleghiamo i puntini. Quindi il valore per l’azienda e il valore per il cliente, li disponiamo in una matrice unica. 

In modo “automatico” ci ritroveremo a delineare quali sono le aree da cui iniziare a sviluppare le nostre soluzioni. Queste sono quelle che chiamiamo “easy wins”, vittorie facili, perché hanno alto valore e poca complessità.

  1. Tiriamo le somme 

Non potremo sviluppare tutte le soluzioni strategiche e non dobbiamo concentrarci solo su quelle facili, il segreto è trovare il giusto compromesso, l’equilibrio tra le varie soluzioni.

Così inizia il percorso di trasformazione digitale dell’azienda. Abbiamo fatto il brainstorming, abbiamo fatto ordine e abbiamo stabilito le priorità, adesso cominciamo a sviluppare concretamente la nostra idea, il nostro progetto. Come lo facciamo? Noi abbracciamo il “metodo agile” cioè apprendiamo cosa funziona e cosa no tramite esperimenti che permettono di verificare continuamente la nostra idea iniziale.

Creazione, misurazione e apprendimento con il metodo agile.

  1. Fase di creazione. 

Ci si concentra su quello che è l’MVP, il minimum viable product, cioè il prodotto minimo che possiamo testare per verificare se funziona. Questo metodo ci consente di completare un ciclo CMA (Creazione-misurazione-apprendimento) con il minimo sforzo e nel minor tempo possibile. Non è cosa da poco questa! Attenzione minimo non significa piccolo o scarso, ma snello. All’interno della soluzione di trasformazione digitale che vogliamo implementare significa eliminare caratteristiche, processi e attività che non contribuiscono a farci capire se questa cosa funziona. 

  1. Fase di misurazione

Attraverso indicatori che noi definiamo TAV e che sono: Traducibili in azione, Accessibili e Verificabili. Questi indicatori limitano in modo incontrovertibile gli esiti del test sull’MVP, quando li guardiamo non dobbiamo trovare alcuna area grigia quando guardiamo gli indicatori.

  1. Fase di apprendimento

Abbiamo fatto un MVP, quindi un prodotto minimo utile per il testing. Abbiamo misurato, capiamo cosa non va. Se ci sono gli errori, possiamo arrivare subito al nocciolo del problema, senza aspettare di arrivare alla conclusione del progetto, e cambiando subito rotta se necessario. 

Creare un sistema per apprendere e adattarsi velocemente e applicare questo framework, quindi le tre fasi che abbiamo visto, ci porta a creare un ambiente protetto per fare innovazione, cosa molto importante. Un ambiente dove si può innovare, dove ci si può e si deve sbagliare.

Ora hai tutti gli strumenti per iniziare la tua rivoluzione digitale. Hai un metodo consolidato e che funziona e che ti permette di innovare a qualsiasi livello, in ogni contesto e settore. 

Non resta che iniziare ed entrare a far parte delle aziende del futuro!

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